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Baldi una lettera che avvia la procedura di licenziamento. Dopo aver provato a non accettare la consegna ed essersi consultata con il suo legale, la giornalista ha preso la lettera e lasciato la redazione.
La procedura prevede infatti la sospensione retributiva per venti giorni con il divieto di frequentare gli uffici del giornale; subito dopo viene effettuato il tentativo di conciliazione obbligatoria davanti alla
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al Mattino, Rosalba Baldi vive da molto tempo una situazione personale problematica che l’ha portata a essere assente per lunghi periodi presentando una serie di certificati medici. Per questo motivo l’azienda ha disposto più volte visite di controllo per verificarne l’abilità al lavoro e la Asl ne ha sempre confermato “l’abilità”. A metà giugno è arrivata dalla Asl una risposta diversa: l’abilità c’è, purché in |
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ambiente protetto e senza interazione con i colleghi. Richieste difficili da rispettare per chi svolge un lavoro giornalistico.
Ora, se si vuole evitare di affidare ogni decisione alla magistratura del lavoro, la società e la giornalista hanno davanti una sola strada, peraltro stretta e complicata: trovare, d’intesa con l’Inpgi, l’istituto di previdenza dei giornalisti, una soluzione che tuteli entrambe le parti. |